Storia
Storia e origini dell'indirizzo musicale
L’Istituto comprensivo “G.A.Muggianu” conta circa 700 alunni suddivisi nei tre cicli di istruzione: la scuola secondaria di primo grado conta circa 200 studenti, ripartiti su un tempo scuola che comprende sia il tempo prolungato (trentasei ore settimanali) che il tempo normale (trenta ore settimanali).
Le sezioni organizzate secondo il tempo normale non hanno rientri pomeridiani.
In questi anni L’istituto Comprensivo si è segnalato per un costante ed efficace lavoro mirato ad arricchire l’offerta formativa secondo i bisogni emersi dal confronto con i ragazzi e le famiglie, anche in un’ottica di mitigazione dei disagi relativi all’impoverimento del panorama culturale e sociale delle nostre comunità e, non ultima, la piaga dell’abbandono scolastico.
È in questo scenario che è maturata la scelta di istituire nella Scuola Secondaria, l’indirizzo Musicale.
L’obiettivo è stato raggiunto nell’anno scolastico 2015-2016, a conclusione di un proficuo lavoro di confronto con le istituzioni Regionali, con l’istituzione della Classe Prima.
Vista anche la realtà oramai consolidata, su buona parte del territorio nazionale, di classi ad indirizzo musicale come efficace risposta ai bisogni collettivi abbiamo pensato che la musica, veicolo di crescita e di promozione del talento, potesse costituire un’efficace risposta alle richieste della nostra comunità scolastica.
Da anni oramai le famiglie collaborano con la scuola alla redazione di un efficace e condiviso piano formativo, in grado di prevedere l’utilizzo di strategie innovative atte a condurre i ragazzi alle scuole superiori con una preparazione solida e mirata verso le varie realtà dell’istruzione secondaria.
Nel caso dell’indirizzo musicale ciò è ancor più giustificato dalla la crescita esponenziale dell’indirizzo musicale nel Liceo Satta di Nuoro.
Inoltre, come anche evidenziato dai genitori, i ragazzi hanno sempre meno occasioni aggreganti (la piazzetta o le corse in bici sono ricordi oramai lontani) e trascorrono i loro pomeriggi in casa, soli, in balìa dei social network e della tv, che conduce rapidamente all’isolamento e a cattive abitudini come la sedentarietà e non solo.
Per rispondere a queste richieste la scuola, dunque, ha cercato di fare la propria parte costituendo l’indirizzo musicale in grado di raccordarsi a realtà come i gruppi folcloristici e la Scuola Civica comunale, che già da tempo operano nel territorio con lusinghieri risultati.
Come evidenziato da autorevoli e riconosciuti studi l’insegnamento dello strumento musicale concorre a sviluppare nei ragazzi una piena capacità di integrazione degli aspetti tecnico-pratici con quelli teorici, così da ottenere una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, un’ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza razionale ed emotiva.
Questa capacità, maturata nello studio della musica, è poi ravvisabile in tutte le discipline e in qualsiasi sfera del sapere.
Alla pratica musicale e al “fare musica insieme” è universalmente riconosciuta la capacità di sviluppare facoltà cerebrali altrimenti difficilmente attivabili, oltre che educare alla socialità, al lavoro di gruppo e all’accettazione dell’altro.
Alla musica “d’insieme” è riconosciuto inoltre un alto valore educativo; infatti i ragazzi hanno costantemente modo di sperimentare la solidarietà, l’assunzione di responsabilità per l’altro, e l’importanza del contributo di ciascuno nella buona riuscita del lavoro di insieme.
Attualmente il corso ad indirizzo musicale consta di una sezione completa e la Scuola di Orosei indirizza costantemente verso i corsi musicali dell’istruzione superiore un gran numero di studenti.
I Corsi
Organizzazione e funzionamento dell'Indirizzo musicale
I corsi dell'indirizzo musicale si sviluppano prevalentemente nelle ore di rientro pomeridiano e ricalcano in gran parte l'articolazione scelta dagli indirizzi superiori; ciò al fine di rendere i ragazzi già consapevoli e strutturati in funzione di un'eventuale scelta dell'indirizzo musicale anche nel ciclo di istruzione superiore.
L'insegnamento della musica si struttura secondo tre momenti fondamentali e le lezioni si svolgono nelle seguenti fasi:
Teoria e solfeggio
L'insegnamenro della teoria è indispensabile per strutturare, consolidare e ampliare la capacità di lettura, scrittura e comprensione delle spartito musicale da parte dei ragazzi. L'insegnamento della teoria si svolge in classe eprevede la didattica di gruppo con l'intera classe.
Tecnica
L'insegnamento della tecnica si svolge in firma esclusivamente individuale: ogni ragazzo lavora con il docente segue un percorso didattico individualizzato e calibrato sul proprio strumento, per un numenro di ore che è uguale per tutti.
Musica d'insieme
Nella musica di insieme i ragazzi riversano, sotto la guida dei docenti, le competenze maturate negli studi di teoria e tecnica. La didattica è finalizzata all'apprendimento e all'esecuzione delle partiture e dei brani che vengono poi presentati nelle varie configurazioni che vanno dal duo fino all'ensemble orchestrale che contempla l'intera classe.
GLI STRUMENTI
Pianoforte
La struttura
Il pianoforte è uno strumento musicale a corde percosse mediante martelletti azionati da una tastiera.
Non è sbagliato dire, quindi, che è sia uno strumento a tastiera che a corde, sia a percussione, seppur indiretta.
La tastiera è composta da 88 tasti, 52 di colore bianco e 36 di colore nero, collegati a una meccanica interna estremamente complessa e costituita da tantissimi elementi diversi.
Il pianoforte è il più diffuso strumento appartenente ai cordofoni a corde percosse.
L'origine della parola pianoforte è italiana ed è riferita alla possibilità che lo strumento offre di suonare note a volumi diversi in base al tocco, effetto non ottenibile negli strumenti a tastiera precedenti, come il clavicembalo.
Anche mediante l'intervento sui pedali (solitamente tre), che azionano particolari meccanismi, il suono può essere modificato. In un moderno pianoforte a coda troviamo, da sinistra a destra, l'una corda, il tonale e quello di risonanza.
Nei pianoforti verticali il pedale centrale aziona la sordina, che frappone una striscia di feltro fra le corde e i martelli per attutire il suono. Solo il primo e il terzo pedale sono presenti su tutti i pianoforti. Il pianoforte è costituito da otto parti:
- la tavola armonica
- La piastra di ghisa
- la struttura portante
- il rivestimento esterno
- la tastiera
- la meccanica
- la cordiera
- i pedali
Il primo modello di pianoforte fu messo a punto in Italia da Bartolomeo Cristofori, padovano alla corte fiorentina di Cosimo De Medici a partire dal 1698.
Per la precisione era un "gravicembalo col piano e forte", chiamato verso la fine del Settecento con il nome pianoforte, piano-forte, ed anche "fortepiano". La novità era l'applicazione di una martelliera.
L'idea di Cristofori era di creare uno strumento a tastiera con possibilità dinamiche controllabili dall'esecutore; nel clavicembalo, infatti, le corde pizzicate non permettono di controllare la dinamica (anche per questo motivo, pianoforte e clavicembalo non appartengono alla stessa sottofamiglia).
Tipi di pianoforte
- Orizzontale: più comunemente conosciuto come pianoforte a coda; questo tipo di pianoforte è denominato, a seconda della lunghezza totale, come quarto di coda, detto anche codino (145–165 cm), mezza coda (170–190 cm), tre quarti di coda (200–240 cm), gran coda da concerto (o gran coda, o coda da concerto; più di 240 cm); essi producono, in ordine crescente, suoni qualitativamente sempre migliori, a causa dell'ampiezza sempre maggiore della cassa armonica e della maggiore lunghezza delle corde.
- Verticale: conosciuto anche come pianoforte a muro, è disposto verticalmente, così come la sua tavola armonica e le corde che stanno dietro alla tastiera. La sua altezza oscilla tra i 100 e i 155 centimetri. È usato principalmente per lo studio a differenza di quello orizzontale usato prettamente per i concerti. Le differenze con il pianoforte orizzontale sono molte a partire dell'ampiezza della cassa armonica, che è minore di quella di un pianoforte orizzontale, e dalla meccanica priva del doppio scappamento (che, in parole molto semplici, consiste nel fatto che il martelletto legato al tasto, colpita la corda, non ricade giù del tutto. Quindi si può suonare il ribattuto senza fare "buco" tra una nota e l'altra).
- Digitale: il pianoforte digitale è uno strumento integralmente elettronico, particolarmente mirato, però, a riprodurre, con minore o maggiore fedeltà, le sonorità e il tocco del pianoforte acustico.
Docente
Prof. Maria Chiara Piras
Maria Chiara Piras nasce a Sassari il 20 settembre del 1981 ed intraprende i suoi primi studi pianistici all'età di nove anni, dapprima come privatista, poi come alunna effettiva del conservatorio di musica di Sassari "Luigi Canepa", lavorando con pianisti come Alessandra Ramacci, Alessandra Giorgia Brustia e Roberto Parrozzani.
Dal quinto anno in avanti ha modo di studiare con il Maestro Anna Revel, che la seguirà fino alla fine del corso di studi.
Durante gli anni sassaresi ha modo di partecipare a diverse masterclass, fra le quali si ricordano quelle dei pianisti Aldo Ciccolini, Benedetto Lupo e Andrea Lucchesini.
Proprio al "Canepa" consegue nel 2008 la Laurea di Pianoforte raggiungendo la votazione massima, anche grazie alla sua tesi sul particolarissimo tema del "pianoforte preparato" di John Cage, dalla quale poi nascerà una collaborazione musicale con Simone Sassu, figlio del musicista sardo Pietro Sassu, conclusasi con un concerto a tema nella suggestiva location delle miniere di Montevecchio.
Poco prima del conseguimento della laurea inizia le sue prime collaborazioni con varie scuole civiche e scuole medie, che la porteranno negli anni a intraprendere la carriera dell'insegnamento del pianoforte come prima occupazione.
Nel 2014, quasi per caso, inizia gli studi di canto lirico come voce di contralto, che la porteranno quattro anni più tardi a conseguire la sua seconda laurea, anche questa portata a termine col massimo dei voti, nella classe del contralto Bernadette Manca di Nissa.
Da questo nuovo percorso nasceranno collaborazioni come artista del coro col Teatro Lirico di Cagliari (si ricordano in particolare "Aida" e "Nabucco" di Giuseppe Verdi, nel 2015 e "Turandot" di Giacomo Puccini, nel 2017) e con l'Ente Concerti "Marilisa de Carolis" di Sassari (dove partecipa ai "Carmina Burana", nel 2018).
Grazie agli studi di armonia compiuti durante il decennio di pianoforte, Maria Chiara comincia a creare i suoi primissimi lavori di composizione corale nel 2011, con la nascita del "Sanctus"; a questo canto, seguiranno tutti gli altri previsti nell'organico della messa, tanto che nel marzo 2018 viene pubblicato il suo primo libro, intitolato "Magnificat", composto da nove brani (Magnificat, Kyrie, Gloria, Alleluia, Laudate Dominum, Sanctus, Agnus Dei, Panis Angelicus e Ave Maria) e curato dalle Edizioni Vallescrivia (Novi Ligure).
Compone inoltre diversi canti sacri e profani in lingua sarda, utilizzando poesie di autori locali fra i quali Tonino Todde, figlio del noto pluricentenario Antonio, di Tiana.
È attualmente Direttore Artistico e Maestro presso quattro associazioni corali polifoniche: il Coro "Carmina Et Cantores" di Norbello, Il Coro "Sant'Elena" di Tiana, il Coro "S'Ispera" di Ollolai (tutti e tre formazioni a voci miste) e il Coro Maschile "San Teodoro" di Paulilatino.
Dal 2018 è iscritta al conservatorio "G. P. Palestina" di Cagliari, per il conseguimento della seconda specializzazione in pianoforte nella classe del Maestro Maria Teresa Zanda.
Ricopre l'incarico di docente presso la Scuola Media di Orosei dal 2016, anno di nascita dell'indirizzo musicale.
Saggi e spettacoli
Saggio musicale della Terza C: 14 Dicembre 2018
Si è svolto nella serata di Venerdì 14 dicembre 2018 il saggio musicale di Natale della Classe Terza C a indirizzo musicale.
Lo spettacolo, nato come contorno alle iniziative di sostegno economico per il viaggio di istruzione delle classi Terze che si terrà nel mese di Marzo del 2019, ha costituito l'occasione per una verifica del lavoro svolto in questi tre anni all'interno dell'indirizzo musicale fortemente voluto dalla Scuola.
Durante la serata si sono esibiti i ragazzi, coordinati e diretti dai quattro docenti di strumento, autori anche degli arrangiamenti delle partiture eseguite.
I musicisti si sono esibiti in varie formazioni, dalla solistica al duetto fino all'orchestra completa; è stata l'occasione propizia per vedere e sentire all'opera i giovani coristi della Scuola Civica Comunale, come anche le ballerine di danza moderna reduci da un importante stage con tanto di riconoscimento ufficiale.
Qui di seguito potete ammirare una serie di scatti fotografici relativi all'esibizione e gentilmente offerti da Tommaso Sale, photoreporter ufficiale dei nostri concertisti anche in altre occasioni, al quale vanno i nostri ringraziamenti.